Museo delle Bambole

Impasse Berthaud, Paris, France 01 42 72 73 11 Paris Métro : Rambuteau
Parking voiture : Rambuteau
Open
Tuesday to Saturday
1 PM to 6 PM
Closed on Sunday, Monday and bank holidays
> Website Adult : 8 €
Student (12-25 years old) : 6 €
Unemployed : 6 €
Senior (+de 65 years old) : 6 €
Child (3-11 years old) : 4 €
Handicapped : 4 €
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Museo delle Bambole

Il Museo delle bambole, luogo di meraviglia, di scoperta o di nostalgia, presenta una collezione unica di circa 500 bambole, dal 1800 ai nostri giorni, che sarà in grado di incantare bambini ed adulti.

Il museo delle bambole, aperto nel giugno del 1994, nel cuore del Marais, tra il centro Pompidou e il Museo di storia ebraica. Si trova nei pressi della stazione metro Rambuteau e le sue finestre affacciano sul parco pubblico di saint Aignan, riadattato secondo lo spirito della “giardino alla francese” del XVII secolo.
Circa 500 bambole, da quelle più antiche, risalenti al 1800, a quelle più recenti, in porcellana e in altri materiali, sono presentate in decorazioni e situazioni diverse.

Le bambole sono esposte in ordine cronologico e permettono di apprezzare l’evoluzione dell’arte del giocattolo attraverso i decenni: la loro morfologia, i materiali utilizzati, le funzioni e il loro ruolo educativo…Sotto il secondo impero, per la prima volta, le bambole presentano l’aspetto di “ladies”. Queste “lady-dolls”, particolarmente raffinate, possedevano dei corredi e degli accessori notevoli che riflettevano la moda dell’epoca. In origine in legno, esse avevano il viso in porcellana e il corpo o in legno o/e in cuoio.
Nel 1878 all’esposizione universale di Parigi apparve un nuovo tipo di bambola. Le teste in porcellana di “bébé”, bambole per bambini da 3 a 12 anni. La nascita del “poupé-bébé”, della bambola bébé, ha contribuito allo sviluppo internazionale della bambola francese e dell’industria del giocattolo.

Nel 1899, i più importanti fabbricanti di bambole si associarono all’interno della SFBJ – Società Francese della Fabbricazione dei Bébé e dei Giochi – con lo scopo di controbattere la competizione straniera, principalmente tedesca. La produzione della SFBJ ha conosciuto uno sviluppo eccezionale con la comparsa del “bébé di carattere”, con visi espressivi e corpi da bambino, simili a dei neonati. Durante gli anni ’30 del 1900, vennero sperimentati nuovi materiali, quali la celluloide, la cartapesta, le stoffe, il feltro…
Parallelamente una nuova morfologia di bambole si sviluppò sul mercato: i corpi morbidi di bébè che rappresentano un neonato con una testa sproporzionata e degli occhi scintillanti, particolarmente realista.
Riviste per bambini come “La settimana di Suzette” proponevano corredi da confezionare o da comprare a seconda dei modelli forniti all’interno delle riviste.

Nel corso della seconda metà del XX secolo vennero introdotti dei nuovi materiali nell’industria delle bambole e, inoltre, i modelli si diversificarono: bambole classiche, bébé, bébé dal corpo morbido, bébé caricaturali e umoristici. Fra le imprese più attive dell’epoca, si ricordano Raynal, Patitcollin, Nobel, Urika, Maréchal…Fra quelle che introdussero i nuovi materiali plastici, invece, vi sono Bella, Bégé, Clodry e più tardi Corolle…nel 1951, la rivista “Mode et Travaux” iniziò a vendere le prorie bambole con accessori diversi ogni mese. I collezionisti  sono sempre fan di Françoise, Michèle e di altre bambole.
Il Museo propone, inoltre, un ospedale per le bambole (atelier di restauro) per i modelli più preziosi. Non esitate a portare il vostro modello preferito, che sia in porcellana, celluloide o rhodoid…o i vostri orsi di peluche per restauri minori.